Non siamo ipocriti. La guerra, in ogni circostanza, rappresenta un crimine contro l'umanità. Non importa il colore della bandiera, né il colore della pelle di chi subisce violenza, l'importante è fermarla a tutti i costi. Detto questo, spetterà al giudice italiano Rosario Aitala definire e giudicare i crimini che il governo russo di Vladimir Putin sta commettendo tutt'ora in Ucraina.
Rosario Aitala farà parte del collegio della Corte penale internazionale dell'Aja che avrà il compito di valutare se la Russia di Putin abbia commesso crimini di guerra durante l'invasione dell'Ucraina. Insieme a lui saranno i giudici Antoine Kesia-Mbe Mindua e Tomoko Akane a dettare la massima imparzialità (possibile) e cercare così un equilibrio nel perseguimento della giustizia internazionale.
Chi è Rosario Aitala?
Con un curriculum ampio e carico di responsabilità, Aitala ha raggiunto tali istanze dopo essere stato professore universitario di diritto internazionale alla Luiss, ex poliziotto e magistrato dal 1997. Nel tribunale dell'Aja ha già partecipato a importanti casi in ambito internazionale, in luoghi di crisi come l'Albania e l'Afghanistan. Inoltre, è stato consigliere dell'ex Presidente del Senato italiano Piero Grassi in materia di affari internazionali.
Il 7 dicembre 2017, a New York, Aitala è stato eletto giudice della Corte penale internazionale con mandato fino al 2027. Per questo sarà lui a capo della squadra che avrà la responsabilità di chiarire se le azioni dell'invasore esercito di Mosca sono colpevoli di crimini di guerra in terra ucraina, come quelli denunciati dai media di tutto il mondo.
Con gli occhi del mondo puntati sul conflitto, non sarà un compito facile per il giudice italiano Rosario Aitala, che ha davanti a sé uno dei più importanti casi di giustizia penale internazionale del XXI secolo.
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