“Il crollo della Torre dei Conti: un operaio muore dopo undici ore di scavi
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⚠️ Un boato improvviso nel cuore di Roma
Erano da poco passate le 11:20 del mattino quando un fragore assordante ha squarciato il silenzio del centro storico. Una parte del lato sud della torre è collassata, trascinando con sé impalcature e materiali di cantiere.Un’ora più tardi, un secondo crollo ha coinvolto il vano scala e parte del solaio interno, aggravando la già precaria situazione. In pochi minuti, l’area di Largo Corrado Ricci è diventata un campo di emergenza, tra sirene, polvere e la corsa disperata dei soccorritori.
Eroi tra le macerie: i vigili del fuoco in prima linea
In un contesto di caos e paura, i Vigili del Fuoco hanno mostrato un coraggio che ha commosso il Paese. Decine di unità, equipaggiate con strumenti di precisione, hanno scavato senza sosta tra le rovine instabili della torre.Con pazienza e sangue freddo, hanno operato a mani nude, rimuovendo pietre e travi per evitare nuovi cedimenti. La loro dedizione, tra lacrime e silenzio, è diventata simbolo di quella forza civile che non si arrende di fronte al pericolo, ma sceglie la vita come priorità assoluta.
Octav Stroici, il lavoratore che amava Roma
Tra le vittime del disastro c’era Octav Stroici, muratore rumeno di 66 anni, padre di famiglia e lavoratore esperto. Da anni contribuiva, con discrezione e orgoglio, alla rinascita dei monumenti italiani.Rimasto sepolto sotto le macerie, Stroici è stato cercato per ore dai soccorritori. Dopo undici ore di scavi, è stato estratto vivo ma in condizioni gravissime: è spirato poco dopo in ospedale .La sua storia ha toccato profondamente l’opinione pubblica, diventando simbolo della dignità del lavoro e del prezzo, spesso invisibile, che molti pagano per custodire la bellezza dell’Italia.
Indagini, domande e ferite aperte per il crollo della torre
La Procura di Roma ha avviato un’inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo. Gli esperti analizzano i documenti del cantiere e le verifiche strutturali effettuate prima del restauro.Nonostante le rassicurazioni della Sovrintendenza Capitolina, il crollo solleva dubbi sulla sicurezza e sulla fragilità delle opere di consolidamento di edifici storici. Le indagini dovranno stabilire se errori tecnici, condizioni del terreno o negligenze abbiano contribuito alla tragedia.

Tra memoria e speranza: Roma si interroga
Il crollo della Torre dei Conti non è solo la perdita di un monumento: è un monito alla coscienza collettiva. Ricorda quanto sia delicato l’equilibrio tra conservare la storia e proteggerla dalle insidie del tempo e dell’uomo.Il sacrificio di Octav Stroici e l’abnegazione dei pompieri resteranno incisi nella memoria di Roma come esempio di coraggio, umanità e dedizione silenziosa.Tra le pietre ferite della “torre dei papi”, la Città Eterna ritrova così un messaggio eterno: la vera grandezza non è solo nel marmo dei monumenti, ma nel cuore di chi li difende.



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