Nei giorni scorsi si sono verificati diversi attacchi hacker a siti italiani che sono stati prontamente rivendicati dal collettivo filorusso "Killnet". L'agenzia nazionale per la sicurezza informatica ha immediatamente iniziato a lavorare per ripristinare i siti interessati.
Iscritto in una serie di attacchi informatici che stanno avvenendo in diversi paesi della NATO, questa volta il gruppo Killnet ha attaccato vari siti sensibili italiani. Particolarmente colpiti il Senato e la Difesa. Da quanto abbiamo potuto scoprire, l'attacco non ha compromesso le informazioni, ma ha semplicemente colpito l'infrastruttura web e rallentato le operazioni.
L'Agenzia nazionale per la sicurezza informatica sta:
"lavorando a stretto contatto con le amministrazioni interessate per ripristinare i loro siti web, analizzare il fenomeno e, nel contempo, suggerire le prime contromisure tecniche adeguate"
Su Telegram, Killnet, ha pubblicato una serie di siti presumibilmente interessati. Oltre al Senato e alla Difesa, troviamo la Scuola di Studi Superiori di Lucca, l'Istituto Superiore di Sanità, Infomedix (società di servizi alle imprese) e l'ACI (organismo di regolamentazione del registro pubblico degli automotori).
Attacchi simili sono stati registrati in Germania, dove gli obiettivi sarebbero gli aeroporti di Norimberga e Monaco; e la Polonia, prese di mira banche, università e parlamento.
Sebbene i danni effettivi non siano particolarmente gravi, queste situazioni mostrano l'alto grado di tensione in Europa a causa della guerra in Ucraina. Un conflitto che sembra destinato a durare un tempo indeterminato e ci tiene tutti in costante allerta. Nonostante gli attacchi hacker in Italia non abbiano causato danni reali, la guerra sta lentamente cominciando a diffondersi nel resto del continente.
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