Non c'è dubbio, ciao è la parola italiana più conosciuta nel mondo. È un simbolo del paese mediterraneo e una forma di saluto universale in molte parti del mondo. Ma sappiamo da dove viene e qual è il suo significato? Se la curiosità ti sta conquistando, continua a leggere per scoprirlo.
Una parte della nostra storia
Come tutte le grandi domande, devi guardare al passato per trovare una soluzione. Sappiamo che le parole e le lingue sono come organismi che, a seconda che vengano utilizzati o meno, sono vivi o morti. Alcune lingue morte sono, ad esempio, il latino o il greco classico.
Per questo i linguaggi che ci giungono sono il risultato di una lunga tradizione che si rinnova generazione dopo generazione e che, fino alla sua morte, non smette mai di assumere nuove forme. L'etimologia è la scienza che si occupa di questo tipo di cose estremamente interessanti, e su di essa ci affidiamo per scoprire il significato e l'origine del classico saluto italiano.
Schiavi delle nostre parole
Se osserviamo la radice etimologica della parola in questione, vedremo che ciao è figlio di un termine veneziano che significa schiavo. Nel tempo il termine latino sclavum è stato modificato in veneziano sciavo, e da questa parola nel corso degli anni si sono cancellate le lettere s e v (due suoni che spesso scompaiono o mutano).
Era consuetudine dei cittadini lagunari che, incontrandosi, si salutassero con l'espressione sciavo, omettendo l'aggettivo possessivo vostro. Si trattava di una formula di cortesia molto formale (vostro schiavo) che nel tempo ha preso forma in quello che oggi conosciamo come ciao, grazie al suo uso molto diffuso.
È importante sottolineare che i cittadini di Venezia hanno donato molti termini al mondo (soprattutto i riguardanti la navigazione), ma che, senza dubbio, aver coniato la parola italiana più riconosciuta nel mondo è un traguardo molto importante. Comunque per fortuna la schiavitù è stata abolita ma il saluto più bello del mondo è ancora più vivo che mai e ora ne conosci anche il significato. Ciao!
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