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Un Albergo Segreto a Milano: Il Diurno Venezia, il Sottosuolo che Racconta un’Epoca

Un luogo dimenticato sotto il cuore di Porta Venezia

Sotto il ritmo incessante dei tram e dei passi che attraversano Piazza Oberdan, si cela un mondo che non appartiene più al nostro tempo. Il Diurno Venezia, progettato nel 1925 dal geniale Piero Portaluppi, è uno dei luoghi più sorprendenti e misteriosi di Milano: un albergo sotterraneo per viaggiatori di passaggio, dove il lusso si coniugava all’utilità, e l’igiene diventava esperienza estetica.

Entrare oggi nel Diurno significa scendere in un’altra dimensione: pareti di marmo, mosaici geometrici, lampade d’ottone e specchi che riflettono un’eleganza perduta. Era un luogo pensato per chi arrivava in città senza avere un bagno, una stanza o un momento di riposo. Qui potevi fare il bagno in una vasca di porcellana, raderti, tagliarti i capelli o lucidare le scarpe — il tutto immerso in un ambiente di squisito gusto Art Déco.



Milano sotterranea e moderna

Negli anni ’20, Milano era la capitale del progresso. Portaluppi, che disegnava centrali elettriche e palazzi futuristi, seppe trasformare un servizio pubblico in un piccolo capolavoro di architettura moderna. Il Diurno Venezia era aperto dalle prime luci del mattino fino a notte fonda, punto di passaggio per impiegati, viaggiatori e signore eleganti di ritorno dallo shopping in corso Buenos Aires.

Ogni dettaglio parlava di una città che credeva nel futuro: i rubinetti di ottone, le cabine numerate, la scritta “Acque termali” incisa su marmo. Era un tempio laico della modernità, dove anche il gesto quotidiano del lavarsi diventava simbolo di dignità e civiltà urbana.


Dal silenzio al risveglio di un albergo

Con l’arrivo del benessere domestico negli anni ’60, il Diurno perse la sua funzione originaria. Le luci si spensero lentamente, e l’albergo sotterraneo cadde in un sonno lungo decenni. Solo negli ultimi anni, grazie all’impegno del FAI – Fondo Ambiente Italiano, il luogo è tornato a respirare. Oggi è visitabile in occasioni speciali, e chi scende la scala di Piazza Oberdan non dimentica più quella sensazione: il tempo che si ferma, la città che parla dal sottosuolo.


entrata albergo

Un gioiello nascosto della memoria urbana

Il Diurno Venezia non è solo un monumento, ma un racconto sotterraneo della Milano che fu: quella che credeva nel progresso come forma di bellezza.Tra le sue piastrelle lucide e le ombre dorate, sembra ancora di udire il fruscio dei giornali del mattino, il profumo del sapone francese, il passo frettoloso di chi cercava un momento di pace prima di tornare alla vita in superficie.

Il “segreto più elegante di Milano” è lì, sotto i nostri piedi — in attesa che la città, ancora una volta, impari ad ascoltare la voce del suo passato.

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