Un tributo ripudiato nel sud Italia, nella cittadina di Sapri, ha aperto un forte dibattito sulla sessualizzazione del corpo femminile. La statua sessista potrebbe essere rimossa entro pochi giorni dalla sua inaugurazione a seguito delle controverse proteste femministe.
Foto extraída de: https://www.dire.it/27-09-2021/670929-spigolatrice-di-sapri-hot-tutti-contro-la-statua/
Siamo a Sapri, piccolo comune della provincia di Salerno con meno di 7mila abitanti ma che nei giorni scorsi si è trovato al centro del dibattito per l'inaugurazione di un monumento dedicato alla "Spigolatrice di Sapri", protagonista della celebre poesia di Luigi Mercantini considerata un classico dell'epoca risorgimentale italiana.
La polemica è esplosa quando la sezione femminile del Partito Democratico di Palermo ha liquidato la rappresentazione come una sessualizzazione del corpo della donna e che questa statua non ha nulla a che fare con i messaggi politici e sociali che la protagonista rappresenta. Con forme provocatorie e stereotipate che deturpano totalmente il messaggio. Dichiarano inoltre che:
Ancora una volta ci viene chiesto di subire l’umiliazione di vederci rappresentate in forma di corpo sessualizzato, privo d’anima e di legame con le questioni sociali e politiche a fronte di una storia che è tutt’altra: la figura della Spigolatrice di Sapri, ideata e poetizzata da Mercantini viene proprio a Sapri ridotta a uno stereotipo che nulla ci racconta della rivoluzione anti-borbonica e dell’autodeterminazione di una donna che sceglie di non andare a lavoro per schierarsi contro l’oppressore”
Con parole forti e senza mezzi termini, queste attiviste politiche propongono un vero problema ancora in sospeso nel XXI secolo e sostengono che ancora una volta si è sprecata la possibilità di dare una svolta alla storia, brandendo una statua più in linea con la realtà e uscendo dallo stereotipo del il corpo perfetto.
Si spera che le loro pretese vadano a buon fine e si raggiunga un accordo per risolvere una volta per tutte questo problema e cominciare a costruire insieme una storia diversa da quella idealizzata, cioè una storia vera con corpi e persone reali protagonisti. Continueremo a monitorare questo caso per vedere come si risolve il dilemma della statua sessista.
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