Che bella la nostra terra, piena di leggende e di storie, da nord a sud, e qualche volta finiscono anche per coincidere: oggi racconterò la nascita degli strozzapreti. Iniziamo col dire che dall'Emilia alla Puglia, passando per Roma e Napoli, quasi tutta l'Italia rivendica la paternità di questa buonissima pasta, fatta semplicemente con farina, acqua e sale, che aveva come unico scopo quella di ammazzare il prete.
La speranza della povera gente
Lo Stato Pontificio è una presenza costante nella storia dell'Italia, come sono una presenza costante i preti che andavano a raccogliere le offerte e le tasse, a volte con minacce non proprio velate, quindi cosa c'era di meglio che offrire al prelato di turno un bel piatto di pasta, con la speranza che sarebbe rimasto soffocato?
Gli strozzapreti, a volte anche detti strozzamonache, non hanno un formato definito: a seconda delle regioni possono essere degli gnocchi rudimentali, come delle grossolane tagliatelle accartocciate e per finire anche degli spaghettoni. La caratteristica comune è che devono essere grossi proprio per aumentare la difficoltà nell'inghiottire, nella speranza di portare a termine il compito dato dal nome.
È bello vedere che, anche grazie alla pasta, già nel '700 si buttavano le basi per l'unità d'Italia, forse la curia in questo caso non avrebbe stipulato i Patti Lateranensi ma, si sa, non possiamo accontentare tutti: viva gli strozzapreti e viva l'Italia!!
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